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RADOSLAW SIKORSKI: LA POLONIA PROTAGONISTA NELLA COSTRUZIONE DELL'EUROPA FEDERALE

Il Ministro degli Esteri polacco ha evidenziato come la politica estera del suo Paese sarà improntata al rafforzamento delle strutture dell'Unione Europea, al varo di una politica comune di difesa, alla prosecuzione del Partenariato Orientale, e rapporti privilegiati con la Germania. Il pieno sostegno della maggioranza cristianodemocratico-contadina, quello parziale dell'opposizione di sinistra, e la contrarietà della minoranza conservatrice.
RADOSLAW SIKORSKI: LA POLONIA PROTAGONISTA NELLA COSTRUZIONE DELL'EUROPA FEDERALE

Il Ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski

La Polonia promuoverà il rafforzamento dell'Unione Europea per battere la crisi e vincere le battaglie della contemporaneità. Questo è quanto dichiarato da parte del Ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, giovedì, 29 Marzo, nel corso del suo exposé in Parlamento dedicato alle linee guida della politica in campo internazionale.

Secondo il Capo della Diplomazia polacca, solo decisa integrazione sul piano fiscale, economico e politico può garantire al Vecchio Continente il superamento di una crisi senza precedenti nella storia. Per questo, l'UE deve sommare al più presto le competenze del Capo del Consiglio Europeo a quelle del Presidente della Commissione Europea, rendere questa carica elettiva, e introdurre liste continentali, e non più nazionali, in occasione delle prossime votazioni per il rinnovo del Parlamento Europeo.

Inoltre, Sikorski ha illustrato come la Polonia debba costruire l'intero della sua politica estera nell'ambito dell'UE, senza mai prescindere da essa. Tra le priorità di Varsavia, figurano l'impegno per mantenere la Polonia all'intero della sfera decisionale dell'UE - senza permettere che, in seguito alla firma del Patto Fiscale, essa diventi mero appannaggio di Germania e Francia - il rafforzamento della politica comune di difesa e del partenariato con i Paesi dell'Europa Orientale, e, nell'ambito di quest'ultimo progetto, la diffusione in Ucraina, Bielorussia e Georgia degli standard europei in ambito economico e democratico.

Come evidenziato dal Ministro degli Esteri, il principale partner in seno all'Unione Europea della Polonia è la Germania, con cui esiste una comunanza di vedute e uno stretto legame tra i due Presidenti: del resto il neoeletto Capo di Stato tedesco, Joachim Gauck, ha deciso di compiere la sua prima visita ufficiale a Berlino, così come, a sua volta, ha fatto, nel 2010, il suo collega polacco, Bronislaw Komorowski.

Condivisione è stata espressa dalla maggioranza, composta dalla cristiano-democratica Piattaforma Civica e dal Partito Contadino PSL, e dall'opposizione di sinistra, formata dal radicaleggiante Movimento di Palikot e dai socialdemocratici dell'SLD, il cui Segretario, Leszek Miller, ha però evidenziato come il piano di Sikorski rischi di essere inattuabile fino a quando la Polonia non assumerà l'euro, non riuscirà a contrastare il veto inglese alla comune politica di difesa, e non cancellerà nei ricordi del Vecchio Continente la mancata partecipazione alle operazioni militari in Libia.

Invece, l'opposizione di destra, composta dai conservatori di Diritto e Giustizia e Polonia Solidale, ha espresso forti critiche, in quanto la Polonia deve giocare un ruolo più attivo, anche al di fuori dell'UE, nell'Europa Orientale e nel Caucaso, dove occorre sostenere con forza le ambizioni europee della Georgia, spesso poco considerate proprio da Germania e Francia.

Secondo il parlamentare di Diritto e Giustizia, Krzysztof Szczerskiil in seno all'UE occorre una ridefinizione della politica estera comune con la creazione di quattro circoli di appartenenza - Occidentale, Settentrionale, Meridionale e Balcanico, e Orientale - in cui Varsavia, a cui deve essere riconosciuta piena leadership sulle questioni legate a Ucraina, Moldova e Bielorussia, potrà finalmente essere protagonista.

Matteo Cazzulani

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