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TORINO. BIENNALE DELLA DEMOCRAZIA 2013: LE UTOPIE POSSIBILI

di Marco Pezzoni. Dal 10 aprile, per 5 giorni, va in scena a Torino la terza interessante edizione della Biennale Democrazia, ispirata sin dalla prima edizione del 2009 a Norberto Bobbio. Tema scelto : le utopie . Possibili ? Impossibili ? " Necessarie", sostiene Gustavo Zagrebelsky, anima e coordinatore della Manifestazione torinese: " Frammenti di utopia abitano il tempo presente. Si manifestano attraverso nuove pratiche di produzione e di scambio, nel crescente ruolo sociale delle donne, in movimenti che trovano nel web e nei social network strumenti di espressione. La innovazione scientifica e tecnologica modifica a ritmi accelerati le potenzialità umane e il rapporto tra uomo e natura, proponendo mondi seduttivi, rispetto ai quali è importante recuperare la nostra capacità di giudicare la bontà dei fini. " 150 gli incontri previsti. Di seguito le indicazioni per accedere al Programma.
TORINO. BIENNALE DELLA DEMOCRAZIA 2013: LE UTOPIE POSSIBILI

Terza edizione Biennale Democrazia

PROGRAMMA 2013  collegati a     http://biennaledemocrazia.it/eventi/

BIENNALE DEMOCRAZIA: COSA È

Biennale Democrazia è una manifestazione culturale promossa dalla Città di Torino, che giunge nel 2013 alla sua terza edizione e che si è data come compito prioritario la formazione e la diffusione di una cultura della democrazia che si traduca in pratica democratica. È un laboratorio pubblico permanente, radicato nel territorio e rivolto alle grandi dimensioni della politica, aperto al dialogo, capace di coinvolgere i giovani delle scuole e delle università e destinato a tutti i cittadini. Il progetto si articola in una serie di momenti preparatori e di tappe intermedie (laboratori per le scuole, iniziative destinate ai giovani, workshop di discussione, proposte specifiche) che culminano, ogni due anni, in cinque giorni di appuntamenti pubblici: lezioni, dibattiti, letture, forum internazionali, seminari di approfondimento e momenti diversi di coinvolgimento attivo della cittadinanza.

Biennale Democrazia è anche arte, cinema, teatro. I rapporti di partnership avviati con gli Enti culturali della città permettono infatti di realizzare appuntamenti che declinino il concetto di democrazia nei linguaggi dell’arte e dello spettacolo, all’insegna della trasversalità e della commistione delle modalità espressive. Accanto alle lezioni, ai dibattiti e agli incontri il calendario di Biennale Democrazia ospita dunque rassegne cinematografiche "a tema", percorsi espositivi, concerti e momenti di animazione cittadina, spettacoli teatrali, performance e incursioni in spazi insoliti e inattesi.

BIENNALE DEMOCRAZIA. LE PRIME DUE EDIZIONI

Dopo il successo della prima edizione (22-26 aprile 2009), apertasi con la Lezione inaugurale del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano presso il Teatro Regio di Torino, la seconda edizione di Biennale Democrazia, svoltasi nell’anno delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia (13-17 aprile 2011), ha proposto alla città na riflessione sul rapporto tra democrazia e oligarchie, affrontato con l’aiuto di oltre 200 autorevoli protagonisti della cultura nazionale e internazionale. Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la seconda edizione è stata inaugurata da una lezione magistrale del Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi e dallo spettacolo Tutto Dante, IV° Canto del Purgatorio, pensato ad hoc e generosamente regalato a Biennale Democrazia e a Torino da Roberto Benigni. Nella seconda edizione della manifestazione sono stati più di 150 gli appuntamenti in calendario: lezioni, dialoghi, dibattiti, incontri, letture e laboratori, per un totale complessivo di oltre 250 ore di programmazione nelle 8 sedi principali.

Biennale Democrazia ha consolidato negli anni una preziosa rete di collaborazioni con più di 70 tra istituzioni, enti e associazioni che hanno reso possibile una ricca circolazione di idee, suggestioni, proposte e un’attiva partecipazione dei cittadini nella costruzione dei contenuti. Si spiega così il riscontro del pubblico che ha raggiunto, nella seconda edizione, le 50.000 presenze, con un’alta percentuale di giovani e studenti, protagonisti in larga parte dei percorsi di formazione avviati fin dall’autunno nelle scuole del Piemonte e di altre regioni italiane.

LA TERZA EDIZIONE DAL 10 AL 14 APRILE 2013

Viene inaugurata il 10 aprile al Teatro Regio di Torino da Laura Boldrini, neopresidente della Camera dei Deputati. Nella mattina dell'11 aprile, al Teatro Carignano, Gustavo Zagrebelsky parla di "Idee sulle idee". Nel pomeriggio Marc Augè interviene sul tema " Dal futuro utopico al futuro possibile".  Una sezione specifica è dedicata all'Africa, con la partecipazione di Romano Prodi. Un'altra alle utopie della terra, con la partecipazione di Carlo Petrini. E poi appuntamenti dedicati al futuro dell'acqua, alle smart cities, alla democrazia digitale. Importanti gli incontri dedicati ai mutamenti sociali, alle disuguaglianze, alla proposta del reddito di cittadinanza. L'invito e la sfida sono quello di " Ascoltare il cambiamento". 

BIENNALE DEMOCRAZIA : I GIOVANI E LE SCUOLE
L’obiettivo prioritario di Biennale Democrazia è rappresentato dall’investimento a favore delle giovani generazioni: il radicamento dell’attività formativa nelle scuole e nelle forme di associazionismo giovanile del territorio ha consentito e consente di creare nuove consapevolezze sui temi della convivenza civile e democratica, dello sviluppo economico, dei valori condivisi. Il percorso di Biennale Democrazia dedicato ai giovani e alle scuole è finalizzato a realizzare una stretta integrazione tra I laboratori di preparazione e il programma finale di incontri e appuntamenti pubblici, perché i ragazzi possano fruire consapevolmente dell’offerta e diventare così protagonisti attivi della manifestazione.

Le linee di azione elaborate intendono coinvolgere i ragazzi con proposte specifiche per ogni fascia d’età: dai giochi di ruolo per elementari e medie inferiori, ai laboratori didattici per gli studenti delle scuole secondarie di II grado, alle attività proposte da e per gli universitari, ai progetti sull’imprenditorialità e sull’integrazione destinati ai giovani immigrati, membri di reti e associazioni.

L’attività didattica specifica si pone come obiettivo la costruzione di un percorso di confronto condiviso e si articola in laboratori a moduli caratterizzati da una forte interazione tra teoria ed esperienza pratica.

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