Alla vigilia del ballottaggio in Egitto, la rivista Al-Siyassa Al-Dawliya analizza i movimenti elettorali
I risultati finali del primo turno per la corsa alle elezioni Presidenziali in Egitto rivelano improvvisi cambiamenti nella geografia politica del paese, nonché un tasso di partecipazione che non supera il 46,4% dell’elettorato. Il candidato dei Fratelli Musulmani Muhamed Morsi ha ottenuto il 24,5% corrispondente a 5,7 milioni del totale dei voti validi; il candidato Ahmed Shafiq ha avuto 23,7% cioè 5,5 milioni; al terzo posto viene il candidato Hamdeen Sabahi con 20.7% (4,8 milioni); al quarto posto il candidato Abdel Moneim Abou El Fotouh con 17,5% (4.065.239); al quinto posto il candidato Amru Moussa con 11% corrispondente a 2,6 milioni del totale dei voti validi. I risultati ci dicono che i due candidati per il ballottaggio sono Mohamed Morsi e Ahmed Shafiq, il che è contrario a tutte le previsioni e i sondaggi , che prevedevano l’arrivo di Amre Moussa, o del dott. Abdel Moneim Abou El Fotouh ai ballottaggi presidenziali. Questi spostamenti di voto pongono moltissime domande rispetto ai motivi e alle origini del comportamento dell’elettorato che ha deciso di retrocedere e non appoggiare le forze politiche di ispirazione islamica e rivoluzionaria, a fronte di un crescente appoggio dato ai candidati appartenenti all’ex regime. Tutto questo in un quadro di peggioramento della situazione politica , con l’intensificazione dello scontro politico tra un Parlamento controllato da gruppi islamici e l’apparato dello Stato con tutte le istituzioni militari e burocratiche, che mirano al mantenimento dello status quo e all’opporsi a ogni iniziativa per il cambiamento del sistema politico e dei suoi pilastri fondamentali, o allo spostamento della bilancia del potere verso la creazione di nuovi regole per l’azione politica o ancora alla possibilità che lo Stato venga dominato da un unico movimento politico, minacciando così gli interessi vitali di tali istituzioni. Prima parte - Il significato dei risultati delle elezioni presidenziali La prima lettura dei risultati rivela un cambiamento radicale nel comportamento elettorale dei cittadini egiziani durante il periodo tra le elezioni parlamentari e le elezioni presidenziali, che non supera i quattro mesi, e fotografa le inclinazioni politiche prevalenti e la tendenza della maggioranza dei votanti a scelte ridotte, con una crescente percentuale di voto a favore dei candidati del vecchio regime. Le caratteristiche di questa trasformazione sono le seguenti: 1- Il cambiamento nella composizione dei blocchi di voto La diminuzione della quantità del blocco delle votazioni per i Fratelli Musulmani da circa 10 milioni di voti avuti durante le elezioni parlamentari dal partito di Libertà e giustizia, a circa 5,7 milioni di voti, così come l’arretramento del movimento Salafita e il Partito di Centro che sostengono Abdel Moneim Abou El Fotouh da circa 8,5 milioni di voti insieme, a circa 4 milioni, significa la riduzione del livello di appoggio a correnti religiose, sia quella dei Fratelli Musulmani che quella Salafita.. Molti temono poi il monopolio politico del potere legislativo ed esecutivo e la conseguente volontà di cambiare il sistema giuridico e costituzionale, che potrebbe portare sulla via di maggiori restrizioni per l’organizzazione delle attività economiche, sociali e la confisca delle libertà politiche. Come conseguenza si sono formati due nuovi blocchi: uno sostiene i cosi detti "statisti" con esperienza politica, e si identifica in quelli che hanno dato il voto sia a Ahmed Shafiq che Amre Moussa ; include un totale di voti di circa 8,1 milioni rappresentando così un cambiamento radicale rispetto alle elezioni parlamentari, durante le quali i partiti formati dai dirigenti del proibito Partito Nazionale non hanno raggiunto risultati elettorali degni di nota, a causa del voto punitivo contro di loro. L’altro blocco si identifica con i sostenitori del cambiamento rivoluzionario sul modello della sinistra nazionalista, ed è andato a favore del candidato Hamdeen Sabahi, che ha ottenuto 4,8 milioni di voti piazzandosi al terzo posto, superando il Dr. Abdel Moeim Abou El Fotouh, dato dalla maggior parte dei sondaggi e opinioni come sicuro di passare il primo turno e andare al ballottaggio. 2- Il cambiamento del comportamento di voto in alcune province D'altra parte, nelle province turistiche come Luxor e nelle aree con grandi blocchi di voto per i copti, come Assiut, Minya, e in alcune zone del Cairo e di Alessandria, il candidato Ahmed Shafiq ha ottenuto un gran successo, lo stesso anche nella Provincia di Menoufia e Esharqia. Nel contempo il candidato Hamdeen Sabahi si è classificato in testa nelle Province costiere e al Cairo, in particolare nel Kafr El-Sheikh, Alessandria, Suez, Damietta, cosa che riflette il cambiamento della distribuzione geografica delle tendenze di voto , ben lontane dal monopolio politico di una particolare corrente e a favore del pluralismo politico. 3- Duro scontro tra religiosi e laici Le elezioni hanno evidenziato un calo rispetto all’appoggio per i candidati sostenitori di uno Stato basato sulla religione nei vari significati e percezione della sua applicazione, poiché hanno ottenuto solo il 42% dei voti, contro il 58% ottenuto dai candidati che sono per uno Stato laico. La causa del duro scontro tra i sostenitori di uno Stato basato sulla religione e quelli per uno Stato laico è dovuta ai timori di alcuni settori della società circa i vincoli che possono essere imposti sotto la bandiera della sharia’ e questo li ha portati a votare a favore del movimento laico, rivoluzionario o conservatore che sia. 4- Lieve diminuzione del sostegno alle forze rivoluzionarie Per quanto riguarda il dualismo rivoluzione/stabilità, i risultati hanno rivelato un certo grado di diminuzione del sostegno popolare al cambiamento rivoluzionario radicale, nonostante il continuo blocco elettorale che sostiene i movimenti nati all’inizio della rivoluzione, in quanto i candidati appartenenti ai movimenti rivoluzionari, tra cui il candidato dei Fratelli Musulmani, hanno ottenuto il 66% dei voti , mentre i candidati appartenenti al vecchio regime e i sostenitori della stabilità hanno ottenuto circa il 34% dei voti, il che significa un aumento relativo a sostegno dei candidati del vecchio regime e dei suoi uomini che hanno fatto una campagna elettorale insistendo sulla stabilità politica sulla sicurezza. Seconda parte - Le analisi dei risultati e i motivi di spostamento del voto I risultati della corsa alle elezioni presidenziali si associano alla inclinazione degli elettori sempre più interessati a porre fine al periodo transitorio, allo scontro tra la Rivoluzione delle speranze e le aspettative del mondo di youtube e i vincoli imposti dalla crisi economica e dalla complessità della realtà politica e sociale. Cresce inoltre la perdita di fiducia dei cittadini in tutti i partiti politici e nella loro capacità di porre fine alla forte crisi di sicurezza e a quella economica . Questo ha portato gli elettori a fare delle scelte limitate e ristrette. I fattori principali del decrescente sostegno ai candidati islamici e rivoluzionari possono essere spiegati come segue: 1- La dispersione dei voti I voti dell’elettorato sostenitore del movimento Islamico si sono dispersi tra il Dr. Mohamed Morsi e il Dr. Abdel Moneim Abou El Fotouh. Mentre al candidato Sabahi sono andati i voti dell’elettorato sostenitore delle forze politiche Rivoluzionarie, ma in direzione di uno Stato laico. Nello stesso tempo, Abou El Fotouh ottiene i voti dell’elettorato rivoluzionario sostenitore del movimento di coalizione Nazionale e dei moderati di Centro Islamico mentre Morsi ha ottenuto i voti dei sostenitori della Rivoluzione sia conservatori che islamici. Tutto questo ha portato alla dispersione dei voti dei due maggiori blocchi al primo turno per le presidenziali, e a dare la possibilità a Ahmed Shafiq di intercettare l’elettorato favorevole alla stabilità e alla laicità dello Stato. 2- L’astensione di alcuni movimenti per la mobilitazione a favore dei loro candidati Si sono evidenziate divisioni interne al blocco Salafita per l’appoggio da garantire al candidato Abdel Moneim Abou El Fotouh al primo turno per le presidenziali, in quanto il Partito Ennour non è riuscito a compattare e convincere i sostenitori del movimento della candidatura di "Abou El Fotouh" come rappresentate del movimento Salafita, a causa dei suoi orientamenti liberali e per la sua difesa dei diritti civili e di cittadinanza, considerate posizioni di centro. Nello stesso tempo l’effetto di ambiguità delle posizioni di Abou El Fotouh in molte questioni, quali la sua appartenenza al gruppo dei Fratelli Musulmani e la tendenza a soddisfare tutti i partiti politici, hanno portato ampi settori dei movimenti rivoluzionarie a negargli l’ appoggio a favore di Hamdeen Sabahi. 3- La capacità del Generale Ahmed Shafiq di intercettare i voti "fluidi" E’ riuscito il Generale Ahmed Shafiq ad intercettare un gran numero dell’elettorato fluido non appartenente a nessun partito politico grazie al suo discorso politico circa il ripristino della sicurezza, la stabilità politica, il rilancio dell’economia e la focalizzazione su uno Stato Laico, cosa che lo ha reso il candidato preferito per ampi settori dei Copti e per alcune province rurali; ha anche beneficiato delle divisioni e lotte familiari e tribali interne in certe province, nonché del voto proveniente dalle province con interessi economici legati al turismo, che temono l’imposizione di restrizioni sulle attività turistiche da parte del movimento Islamico. 4- Il voto punitivo Si può spiegare il declino di voto a favore dei movimenti politici islamici e rivoluzionari come punizione contro i partiti che hanno ottenuto la maggioranza dei parlamentari e contro i candidati Rivoluzionari, vista la mancanza di risposte soddisfacenti da parte del Parlamento, nonché la incapacità a risolvere molti problemi, in particolare la formazione dell’Assemblea Costituente con un largo consenso nazionale. O l’incapacità ad alleviare gli oneri della vita ai cittadini, anche se le responsabilità del rallentamento nel lavoro del Parlamento e l’efficienza limitata non ricadono solo sui partiti, ma sul potere esecutivo rappresentato dai ministri e dalla giunta militare. Si può dire che l'intensificazione dei conflitti politici tra il legislativo e l’esecutivo ha portato a risultati negativi sul versante dell’appoggio ai partiti principali dentro il Parlamento. 5- Il ruolo dell’informazione:
I dibattiti mediatici e i programmi di talk show organizzati dalle emittenti private di proprietà di alcune imprenditori e gruppi di interessi, hanno portato al cambiamento della opinione pubblica nei confronti di un gran numero dei candidati e, in particolare, di Abdel Moneim Abou El Fotouh e di Amre Moussa, in quanto il dibattito tra i due ha prodotto effetti contrari , inducendo l’elettorato indeciso a rivolgersi a un candidato alternativo. Anche il complesso approccio del messaggio elettorale di alcuni candidati ha avuto un impatto negativo e fatto perdere loro più voti, mentre Shafiq è riuscito ad avere più sostegno grazie alle sue semplice offerte politiche, dimostrando di non essere influenzato dalle critiche politiche circa la sua candidatura alle presidenziali, e dalle accuse rivoltegli dai suoi avversari per ridurre le sue possibilità elettorali. Terza parte – Gli orientamenti al secondo turno della competizione Si prevede anche il ricorso dei candidati all’allargamento delle alleanze per conquistare i voti ottenuti dai loro precedenti concorrenti. Ci si aspetta che Shafiq tenda a una alleanza con Amre Moussa e che faccia introdurre nel suo gruppo presidenziale alcuni contributi islamici, soprattutto dal movimento mistico (sofista) e salafita, e di contro, Ahmed Morsi cercherà di negoziare con Abdel Moneim Abou El Fotouh e Hamdeen Sabahi, per costituire una coalizione presidenziale rivoluzionaria, e forse negozierà con alcuni delle figure liberali più prestigiose come Mohamed El Baradei o il candidato salafita Hazem Salah Abu Ismail, per rafforzare la sua base elettorale che non ha superato il 25% dei voti nel primo turno. Morsi può espandere e allargare la base del suo elettorato contando su un ampio consenso nazionale se farà delle concessioni ai varie movimenti per la partecipazione alla formazione di un governo di coalizione dopo le elezioni, e per la formazione della Assemblea Costituente in modo concordato, oltre a fornire garanzie sui diritti di cittadinanza e delle libertà nel processo di stesura della Costituzione, per rassicurare e eliminare i timori dei sostenitori dello Stato laico, e spingerli a partecipare al voto . Mentre Shafiq gioca carte alternative a quelle di Morsi per espandere la sua base elettorale, così come tenta di formare un team presidenziale di varie appartenenze e, probabilmente, includerà alcune delle icone rivoluzionarie al suo fianco; in più punterà sulla "maggioranza silenziosa" e tenterà di intercettarla con slogan come il ripristino della sicurezza e della stabilità, il rilancio dell’economia, contando sulla sua esperienza militare e i suoi legami stretti con gli uomini d’affari e con la burocrazia. Tratto dalla rivista online Al-Siyassa Al-Dawliya/periodico/ Politica Internazionale Autore: Mohamed Abdellah Younes Università di Economia e Scienze Politiche del Cairo . liberamente tradotto da: Boutaga Said