JURIJ LUCENKO: AL VIA IL RICORSO ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI
Lussemburgo, Svezia, Repubblica Ceca, Irlanda, Germania, Francia, Slovenia e addirittura il piccolo Lichtenstein. Questi sono i Paesi di provenienza del collegio dei magistrati che, nella giornata di martedì, 17 Aprile, ha avviato l'analisi presso la Corte Europea per i Diritti Umani di Strasburgo del ricorso presentato dall'oppositore ucraino Jurij Lucenko.
Il politico, noto per avere guidato il Ministero degli Interni tra il 2005 e il 2009, e per essere stato uno dei Leader del processo democratico ucraino del 2004, passato alla storia come Rivoluzione Arancione, si è rivolto alla Corte Europea per contestare la condanna a quattro anni di detenzione in isolamento, più altri tre di esclusione dalla vita politica, che gli è tata sentenziata il 27 Febbraio 2011.
Come illustrato da Valentyna Telychenko, l'avvocato difensore dell'ex-Ministro degli Interni, le Autorità giudiziarie ucraine sono accusate di avere manipolato le norme processuali per discreditare ed escludere dalla vita politica del Paese un esponente di spicco dell'Opposizione Democratica che, una volta costretto al carcere, per legge non può guidare alcun partito per le prossime elezioni parlamentari.
Contrario il parere delle Autorità ucraine, che hanno sottolineato come il procedimento a carico di Lucenko non abbia infranto alcuna delle norme della Convenzione per i Diritti Umani. Secondo la rappresentante di Kyiv, Valerija Lutkovs'ka, in merito al politico arancione sussistono le condizioni per l'arresto, e lo status di guida di uno dei principali soggetti partitici in Ucraina non consente all'esponente dell'Opposizione Democratica alcuna forma di immunità.
Ascoltate le parti, la giuria si è riunita in camera di consiglio a porte chiuse, e, sopratutto tenendo conto delle precarie condizioni di salute di Lucenko, ha promesso l'emanazione di un verdetto in tempi brevi. Ciò nonostante, è difficile che il parere della Corte Europea per i Diritti Umani possa modificare la sentenza del Tribunale ucraino, né modificare una tendenza autoritaria che, negli ultimi due anni, ha portato a Kyiv all'arresto di una decina di esponenti dell'Opposizione Democratica, tra cui, oltre a Lucenko, anche la sua Leader, Julija Tymoshenko.
Matteo Cazzulani