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LE FOTO DELLA TYMOSHENKO E LE BOMBE DI DNIPROPETROVS'K

Immagini fotografiche diffuse dall'autorevole Ukrajins'ka Pravda testimoniano le percosse subite dalla Leader dell'Opposizione Democratica ucraina, ma la notizia viene posta in secondo piano dall'esplosione di quattro ordigni a Dnipropetrovs'k, che hanno provocato 30 feriti. Le teorie su un tragico evento
LE FOTO DELLA TYMOSHENKO E LE BOMBE DI DNIPROPETROVS'K

Una delle foto delle ferite riportate da Julija Tymoshenko. FOTO COURTESY OF UKRAYINSKA PRAVDA

Le prove di una drammatica situazione che mobilita la comunità internazionale cancellate da un evento di ancora maggiore gravità. Questa è stata la sorte delle foto che hanno provato l'esistenza di ematomi e ferite sul corpo di Julija Tymoshenko: la Leader dell'Opposizione Democratica ucraina, ed ex-Primo Ministro, che è stata condannata a sette anni di detenzione in isolamento per avere firmato, nel Gennaio 2009, accordi energetici con la Russia ritenuti svantaggiosi per le casse dello Stato.

A realizzare le fotografie, pubblicate dall'autorevole Ukrajins'ka Pravda, è stata la Responsabile per i Diritti Umani del Parlamento ucraino, Nina Karpachova, nella giornata di mercoledì, 25 Aprile. Gli scatti mostrano presenza di ematomi all'altezza dello stomaco e sulle braccia, proprio come quanto dichiarato dalla Tymoshenko e dai suoi avvocati, che hanno accusato personalità della polizia di avere costretto con la forza la Leader dell'Opposizione Democratica a recarsi su un ambulanza diretta in un ospedale cittadino nella serata di venerdì, 20 Aprile.

A dare credito alle fotografie sono state le stesse Autorità ucraine, che hanno riconosciuto l'entità delle prove. Inoltre, nella giornata di sabato, 28 Aprile, l'attestazione delle lesioni ha spinto il giudice Kostjantyn Sadovs'kyj a interrompere per un mese il processo in cui l'ex-Primo Ministro è accusata di evasione fiscale e sottrazione indebita di danaro pubblico durante la presidenza del colosso energetico JEESU, che la Leader dell'Opposizione Democratica ha guidato negli anni Novanta.

A porre la notizia in secondo piano nelle testate nazionali ed internazionali è stato tuttavia lo scoppio quasi contemporaneo di 4 ordigni nella città natale della Tymoshenko, Dnipropetrovs'k, che venerdì, 27 Aprile, ha provocato 30 feriti, tra cui 10 bambini.

Nell'immediato, la città è stata presidiata da forze militari e mezzi anfibi dell'esercito, la rete telefonica è saltata, e il Presidente Viktor Janukovych ha promesso alte ricompense finanziarie a chiunque fornisce informazioni sugli autori di quello è stato definito come un atto terroristico.

Sull'interpretazione dell'accaduto si sono distinte due linee di pensiero sostenute da pubblicisti ed esponenti politici di diverso orientamento. Alcuni hanno posto in rilievo come il presidio della città da parte dell'esercito, e l'interruzione delle comunicazioni cellulari, siano caratteristiche tipiche del Colpo di Stato, che le Autorità avrebbero attuato per giustificare future sospensioni delle libertà democratiche nel Paese.

Altri hanno illustrato la possibile presenza all'interno del Servizi Segreti di una corrente filo-russa, che avrebbe organizzato le esplosioni per destabilizzare la situazione politica interna a un Paese che Mosca ritiene essere una propria colonia.

L'unica certezza in merito è legata al fatto che lo scoppio degli ordigni - che secondo gli esperti possono essere classificati di media-bassa pericolosità se, come accaduto, fatti esplodere in spazi aperti - pone un serio punto interrogativo sullo stato della preparazione dell'Ucraina all'organizzazione del campionato europeo di calcio, che il Paese si appresta ad organizzare con la Polonia: nonostante il tragico evento sia avvenuto in una città nella quale non sarà giocata alcuna partita.

Inoltre, i fatti di Dnipropetrovs'k hanno posto in secondo piano le foto riguardanti le percosse subite dalla Tymoshenko, che oltre a confermare l'effettivo mancato rispetto dei diritti umani in Ucraina, hanno dato ancor più forza alle forti critiche che solamente negli ultimi giorni sono state indirizzate a Janukovych da parte del Cancelliere tedesco, Angela Merkel, del Segretario di Stato USA, Hillary Clinton, dell'Alto Rappresentante UE per la Politica Estera e di Difesa, Catherine Ashton, del Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schultz, e delle Autorità canadesi.

Matteo Cazzulani

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