E' TUTTO VERO!
I lettori sono informati: non si tratta di un pesce d'Aprile. Nella giornata di venerdì, 30 Marzo, il Consigliere Regionale lombardo, Carlo Borghetti, ha dichiarato alla stampa di avere inviato al Presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, un'interrogazione urgente a risposta scritta in merito alla situazione della Leader dell'Opposizione Democratica ucraina, Julija Tymoshenko.
Borghetti, attivo presso il Consiglio Regionale sopratutto in Commissione Sanità, ha evidenziato come il trattamento subito dalla politica ucraina più famosa e apprezzata in sede europea sia disumano, e rappresenti un'emergenza sul piano della democrazia, della giustizia, e del rispetto dei diritti umani, su cui è bene che anche la Regione trainante d'Italia si batta.
"La democrazia va rispettata ovunque, vorrei che il Presidente della Lombardia, che in passato si è già speso in campo internazionale, prendesse una posizione anche nei confronti della Leader dell'Opposizione ucraina - ha dichiarato Borghetti - Il caso di Julija Tymoshenko mi ha fin da subito colpito per l'involuzione democratica in atto in Ucraina: un Paese europeo che sta sprofondando nel buio del suo passato".
Il Consigliere regionale, che appartiene al gruppo del Partito Democratico della Lombardia, ha anche illustrato come l'Unione Europea debba seriamente interessarsi dell'Ucraina nell'ottica di una prossima integrazione del Paese più importante dell'Europa Orientale.
Quasi in contemporanea, a Kyiv è avvenuta la cerimonia di chiusura delle trattative per la firma dell'Accordo di Associazione UE-Ucraina: un documento di importanza storica, congelato il 19 Dicembre 2011 a causa dell'arresto di Julija Tymoshenko, con cui Bruxelles potrebbe riconoscere agli ucraini lo status di partner privilegiato oggi goduto da Islanda, Norvegia e Svizzera. Il condizionale tuttavia è d'obbligo, dal momento in cui la firma, e la successiva ratifica da parte del Parlamento Europeo, e dei 27 Parlamenti nazionali, è tutt'altro che scontata.
Come comunicato da diversi esponenti dell'Unione Europea, ulteriori progressi nell'avvicinamento di Kyiv a Bruxelles potranno essere compiuti solo se le autorità ucraine dimostreranno il rispetto delle regole della democrazia, e, nello specifico, garantiranno alla Tymoshenko, e all'altra decina di detenuti politici del campo arancione, libertà e diritto di partecipazione alle prossime Elezioni Parlamentari.
A riguardo, sempre venerdì, 30 Marzo a Kyiv si è svolto il congresso straordinario di Bat'kivshchyna, il Partito di Julija Tymoshenko, nel quale è stata certificata la fusione in questo soggetto politico delle altre principali forze partitiche appartenenti al campo arancione: Narodna Samooborona, dell'ex-Ministro degli Interni, Jurij Lucenko - detenuto in isolamento come la Tymoshenko, sempre in seguito a un processo politico - e il Front Zmin dell'ex-Speaker arancione, Arsenij Jacenjuk.
"C'è una sola idea e una sola strategia per la quale vale la pena di accantonare gli altri temi: l'unità delle forze democratiche - ha dichiarato Julija Tymoshenko, per mezzo di un messaggio inoltrato dalla sua cella della Colonia Penale Kachaniv'skyj di Kharkiv - Unitevi, dimenticate le fratture ideologiche, i personalismi, e gli interessi privati. Dobbiamo costituire una sola squadra, una sola lista, una sola vittoria. Le Autorità ripongono molto sulle nostre divisioni, non cadiamo in queste tentazioni".
Matteo Cazzulani