TROVATO L'ACCORDO IN POLONIA PER LA RIFORMA DELLE PENSIONI
Dopo una settimana sull'orlo di una crisi di Governo, la maggioranza liberal-contadina ha risolto l'impasse su un punto di fondamentale importanza per la realizzazione del programma di Governo. Secondo l'accordo, raggiunto nella giornata di mercoledì, 28 Marzo, l'età previdenziale sarà innalzata a 67 anni, come preventivato dal progetto originale della principale forza di governo, la liberale Piattaforma Civica - PO .
Tuttavia, i lavoratori e le lavoratrici potranno beneficiare anzitempo della retribuzione pensionistica rispettivamente a 65 e 62 anni, come richiesto dall'unico partner di maggioranza, il Partito Contadino - PSL - solo se avranno già maturato, sempre rispettivamente, 40 e 35 anni di contributi.
Questo compromesso permette al Premier, il liberale Donald Tusk, di ricucire lo strappo con il partner di maggioranza, il Segretario dei contadini, Waldemar Pawlak, ma non esclude prossime trattative per allargare la coalizione favorevole all'innalzamento dell'età previdenziale con l'inclusione di altre forze politiche.
Nel mirino dei liberali c'è infatti il Movimento di Palikot - RP - lista di orientamento radical-liberale, finora all'opposizione del Governo, disposta ad appoggiare il Governo Tusk previa accettazione di tre clausole: utilizzo dei contributi versati dai lavoratori negli ultimi anni di lavoro per il rafforzamento del welfare, visite mediche obbligatorie per gli over 60, e sovvenzioni aggiuntive per le famiglie con figli all'asilo.
Secondo l'autorevole Gazeta Wyborcza, Tusk avrebbe accettato quest'ultima misura per potere contare sui voti di Palikot - suo ex-collega di Partito - e formare un forte raggruppamento di centro in grado di isolare i conservatori di Diritto e Giustizia - PiS - e di Polonia Solidale - SP - e i socialdemocratici - SLD - che, in materia pensionistica, hanno proposto l'indizione di un referendum.
La ricerca di nuovi alleati è un provvedimento di vitale importanza per il prosieguo dell'attività della maggioranza, dal momento in cui la solida intesa liberale-contadina - che ha guidato la Polonia negli ultimi sei anni - ha ceduto proprio durante le trattative per la stesura della riforma previdenziale.
In calo di consensi secondo le recenti rilevazioni sociologiche, il Premier Tusk è consapevole di non poter contare con totale sicurezza sul solo Pawlak per il prosieguo dell'attività della maggioranza e, per questa ragione, secondo diverse indiscrezioni, avrebbe cercato un'intesa sia con il Movimento di Palikot che con i socialdemocratici.
Matteo Cazzulani