LA CINA SI ESPANDE IN EUROPA CENTRALE
I partecipanti al meeting di Varsavia tra la Cina e i Paesi dell'Europa Centrale. FOTO COURTESY OF GAZETA WYBORCZA
Dopo l'Africa e l'America Latina anche i Paesi dei cuore del Vecchio Continente sono destinati a diventare colonie dell'impero economico cinese. Giovedì, 26 Aprile, presso il Palazzo Reale di Varsavia, ha avuto luogo un vertice tra le Autorità della Cina e quelle della Polonia, al quale, su espresso volere del Premier polacco, Donald Tusk, sono stati invitati Capi di Stato e di Governo degli altri Paesi dell'Europa Centrale.
A rendere il summit di importanza rilevante è stato il varo di un massiccio piano di investimenti, pari a 10 Miliardi di Dollari, che Pechino si è impegnata a riversare per i prossimi anni a beneficio di 14 Paesi dell'UE. Tra essi, oltre alla Polonia, figurano Bosnia-Erzegovina, Slovacchia, Estonia, Lettonia, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Montenegro, Albania, Macedonia, Romania, Slovenia, ed Ungheria.
Nello specifico, il Premier cinese, Wen Jiabao, ha comunicato l'apertura di una linea di credito per la costruzione di nuove infrastrutture, lo sviluppo di energie rinnovabili, e l'ampliamento di nuove tecnologie, che interesserà i principali istituti bancari del Paese, come la Banca Nazionale dello Sviluppo della Cina, la Banca Cinese delle Importazioni e delle Esportazioni, la Banca Cinese dell'Industria e del Commercio, la Banca Cinese per la Costruzione, dal Banco di Cina, e la Banca cinese Citic.
Altresì, come riportato dall'autorevole Gazeta Wyborcza, Wen Jiabao ha promesso un ulteriore fondo di 500 Milioni di Dollari per incentivare le industrie cinesi ad investire in Polonia, insieme con il varo di un'apposita Commissione Economica per innalzare gli scambi commerciali fino a 100 Miliardi di Dollari.
La Cina ad oggi rappresenta la seconda economia del Mondo, e secondo diverse previsioni è destinata a scalzare gli Stati Uniti d'America dalla leadership planetaria. Dopo avere rafforzato la loro presenza economica in Africa, Asia e Sud America, i cinesi hanno investito su energia e nuove tecnologie, e in Europa si sono già impossessati di alcuni colossi del settore, come la Volvo e la Deloitte.
Per la Polonia, la visita del Premier cinese è stato un indubbio successo, dal momento in cui sono stati confermati i principi del Trattato di Partnership Strategica che i due Paesi hanno firmato nel Dicembre del 2011, e Varsavia ha rinsaldato il proprio ruolo di porta d'Europa per la Cina.
Come rilevato da Le Monde, nel vertice di Varsavia la Cina ha dimostrato di volersi rapportare con l'Europa in una maniera per nulla differente rispetto alla Russia, in quanto la stipula di patti con una sola parte del Vecchio Continente ricorda la politica del divide et impera che tradizionalmente Mosca ha attuato nei confronti dell'Unione Europea, sopratutto nel campo energetico e politico.
Infine, il giornale francese ha rimarcato come Tusk abbia mutato totalmente il suo atteggiamento nei confronti di Pechino: se nel 2008, dopo un anno dall'insediamento del suo primo Governo, forti sono stati i proclami in sostegno dell'indipendenza del Tibet, durante il vertice polacco-cinese di giovedì, 26 Aprile, a perorare la causa del Dalai Lama e del rispetto dei diritti umani da parte dell'esercito cinese sono state solo poche decine di manifestanti riunitesi di fronte al Palazzo Reale in una simbolica protesta.
Matteo Cazzulani