Giappone e Pacifico
Shinzo Abe rivince e punta a cambiare la Costituzione pacifista del Giappone
La carta giocata dal primo ministro Shinzo Abe di indire elezioni anticipate in Giappone ha avuto pieno successo. I risultati definitivi delle elezioni del 22 ottobre 2017 mostrano che la coalizione di governo ha ottenuto 313 seggi su 465, più dei due terzi (310) indispensabili per cambiare la Costituzione, in particolare l'articolo 9 che vincola il Giappone su posizioni pacifiste. Le crescenti provocazioni del regime della Corea del Nord hanno fatto crescere quella parte di opinone pubblica favorevole a rimilitarizzare il Paese. Shinzo Abe ha scelto questo momento per anticipare il voto anche per un altra ragione: le oposizioni stanno intercettando un certo malcontento popolare ma sono divise su tutto. L’insieme dei tre maggiori partiti di opposizione è passato da 109 seggi prima delle elezioni a 130. Ma non è in grado di rappresentare alcuna alternativa.
Il Giappone pensa davvero all'arma nucleare?
Il Giappone, unlco Paese al mondo vittima di due micidiali bombe atomiche nel 1945, può pensare oggi di dotarsi di armi nucleari mentre la sua Costituzione sembrerebbe escluderlo? Secondo stretti collaboratori del premier giapponese Shinzo Abe questo sarebbe possibile perchè, in realtà, ci può essere una interpretazione meno rigida della stessa Costituzione. Del resto nella sua campagna elettorale (aprile 2016) Donald Trump aveva suggerito a Giappone e Corea del Sud la possibiltà di diventare potenze nucleari per rispondere alle provocazioni criminali del regime della Corea del Nord e, così, far risparmiare ai contribuenti americani le spese militari per garantire "l'ombrello protettivo" a quell'area. In questo articolo, al di là della superficialità di Trump, si approfondisce la questione che è complessa sia per ragioni interne alla società e storia giapponese, sia per ragioni internazionali quali la vicinanza e la totale contrarietà della Cina.