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Nel 2015 in Italia sono 5,8 milioni gli immigrati

E' appena uscito il rapporto della Fondazione Ismu sui dati dell'immigrazione in Italia. Una situazione in movimento che è giusto monitorare con attenzione, per capire come cambia la società italiana e quali siano i processi di integrazione da attivare per una convivenza umana dignitosa per tutti. La popolazione straniera sfiora i 6 milioni, comprendendo comunitari ed extracomunitari, regolari e non. Rimangono nell'ombra e nel lavoro nero circa 400.000 immigrati fantasma.
Nel 2015 in Italia sono 5,8 milioni gli immigrati

Immigrati in Italia

C'è un popolo invisibile, che vive e lavora nell'ombra. È quello degli immigrati fantasma. Gli irregolari senza permesso di soggiorno quest'anno hanno superato quota 400mila e coprono il 7% del pianeta immigrazione. È quanto emerge dal Rapporto sulle migrazioni 2015, elaborato dalla Fondazione Ismu.


5,8 milioni di "nuovi italiani". L'Ismu stima che al 1° gennaio 2015 la popolazione straniera in Italia ha raggiunto 5,8 milioni di presenze (regolari e non), con un aumento di 150mila persone (+2,7%) rispetto all'anno precedente. Gli stranieri rappresentano quindi il 10% della popolazione.

Gli sbarchi. Elemento di novità è dato dall'elevato numero di migranti e richiedenti protezione internazionale arrivati via mare nel nostro Paese, che nel 2014 hanno raggiunto la cifra record di 170mila, contro le 43mila del 2013. Scenario che è ulteriormente cambiato nel corso del 2015: a causa della pericolosità della tratta Libia-Italia, i flussi di migranti si sono diretti principalmente verso la Grecia che ha registrato, dal 1° gennaio fino al 20 novembre 2015, 715mila arrivi, contro i 143mila dell'Italia.

Domande d'asilo. I richiedenti asilo nel 2014 sono cresciuti, arrivando a totalizzare 65mila domande (a queste vanno aggiunte le 61.545 domande presentate tra il 1° gennaio e il 10 ottobre 2015). Se da un lato cresce il numero di richiedenti asilo, dall'altro continuano a diminuire i flussi per lavoro (-84% dal 2010).

Boom di cittadinanze. Altro elemento di novità è il costante aumento delle acquisizioni di cittadinanza italiana, in particolare tra i minori di 15 anni: nel biennio 2013-2014 sono 231mila gli stranieri che sono diventati italiani (130mila solo nel 2014, mentre nel 2012 erano poco più di 60mila). Cresce anche il numero degli italiani residenti all'estero (nel 2014 erano 5 milioni).

Le religioni. I musulmani rappresentano meno di un terzo del totale degli stranieri (29%, pari a un milione e 700mila). Poco più di un terzo invece è rappresentato da cristiani (per metà cattolici, ma in misura crescente anche ortodossi o di altre confessioni come quella copta).

Gli irregolari. Il fenomeno dell'irregolarità, pur registrando una leggera ripresa, rimane comunque a un livello fisiologico (l'incidenza è inferiore al 7%):  al 1° gennaio 2015 Ismu stima che non abbiano un valido titolo di soggiorno 404mila stranieri (contro i 350mila alla stessa data dell'anno precedente).

I lavoratori stranieri. Sul fronte lavorativo si registra un aumento dell'occupazione straniera: infatti dopo un lieve calo nel I trimestre 2015, il numero di occupati stranieri è tornato a crescere nel II trimestre, portando a un saldo positivo di 50mila unità rispetto allo stesso periodo del 2014. Gli stranieri hanno superato la soglia del 10% del totale degli occupati.

Immigrati e carriera. Sono poche le possibilità di carriera anche per gli immigrati più istruiti: solo l'1% occupa posti dirigenziali. Oltre il 70% degli stranieri è impiegato come operaio e meno dell'1% come dirigente o quadro. Quanto ai redditi, 4 immigrati su 10 guadagnano meno di 800 euro al mese

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